Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIMtO SECONDOmese giunse in Torino dal Mondovì il padre Giovanni Andrea Terzo con sette compagni
e pigliò a pigione dal prevosto di Kivalta una casa presso a San Benedetto
ottenendo ad un tempo facoltà d'ufficiar quella chiesa. Con questi principii e co'soccorsi della Compagnia di S. Paolo fu fondato ed aperto sul finir del 1567 il primo collegio della Compagnia. In quella chiesetta il padre Acosta con un torrente d'eloquenza e di dottrina (sono parole d'una relazione contemporanea) spiegava due volte la settimana i salmi di David alla compagnia di S. Paolo
e tutte le feste orava al popolo con tal concorsoche fu necessario trasportare la predica da quelle angustie alla chiesa di San Dalmazzo. Ed essendo ornai troppo angusta la casa di San Benedetto ai tanti ministeri de' padri
risolvettero d'occupar la casa Albosco
posta poco lontano tra la chiesa di Sta Croce (la Misericordia) e la cittadellapagando del proprio agli eredi del Certosino quanto si richiedeva per averla libera (16).
L'anno 1567
Emmanuele Filiberto volendo contribuire alla manutenzione del collegioassegnò al medesimo un'annua provvigione di scudi 200. Nel 1572 Aleramo Beccuti
sempre più innamoralo di que' religiosivolendo torli dalla casa Albosco
incomoda ed angusta e posta in un angolo della città
die loro in permuta la sua casa paterna presso la chiesa di St0 Stefano dove aveva già dato stanza al generale dell'ordine S. Francesco Borgia
che allora
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (150/781)
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