Storia di Torino di Luigi Cibrario
c\ro primoappunto si trovava in Torino Del maggior valore le' dono alla Compagnia. II 7 (l'ottobre 1574 mancò di \ itaquest'insigne benefattore de'Gosuiti
ultimo della nobilissima sua stirpee fu sepolto in San Francesco La Compagnia ne fu erede universale
ed ebbe per tal guisa il castello e le possessioni di Lucente ; una casa alla Volta rossa ov'era Posteria delle tre picche che levò poi da quel sito; d bosco del Meisino sulle rive del Po; le isole di questo nome nel fiume stesso; la pescagione di esso fiume tra la foce di Dora e quella dì Stura
e porzione del pedaggio Hi Tonno 11 duca Emmanuele Filiberto avendo desiderato il castello di Lucento
del quale propriamentecome di cosa feudale
I Beccuti non avea potuto disporrela Compagnia glielo dimise ricevendo altr. beni n cambio.
I Gesù il pigliarono possesso della casa paterna d'Aleramo Beccuti in febbraio del 1574; quattr'anni dopo ebberocome abbiam detto
la chiesa di S10 Stefano e la casa del Seminano
e coli'andar del tempo acquistando le case Berta
Trottide'Magislris e Losa
occuparono l'intero isolato. La chiesa presente occupa il sito della chiesa di Santo Stefano
parte del silo della casa Beccuti
e dal Sanata san-etorum in su il silo della casa Berta (17).
U collegio della Compagnia fa (lappi ima attiguo aliti casa professapoi presso l'università nella casa avanti San Rocco.Possedeva il collegio una bella biblioteca.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (151/781)
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