Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo secondo
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La stirpe dei Gorzano si estinse a' tempi d'Em-manuele Filiberto ; e nello stesso regno venne meno con Aleramo Beccuti anche quest' altro generoso lignaggio. Fin dal 1597 possedevano i Beccuti il feudo di Lucento; quel castello passò poi ad Em-manuele Filiberto
il quale assai di quel luogo si ricreava. Poiché nel 1405 Ludovico
principe d'A-caia
fondò l'università di Torino
Ribaldino Beccuti si travagliò per allogarlo in case convenientie gli die stanza avanti alla chiesa di San Gregorio (San Rocco) (6).
Quel lungo vòlto seguitato da un vicolo che andava e va ancora a finire nella strada che costeggia la chiesa de' Gesuiti accanto alla casa Gazzelli
aveva a destra e a sinistra botteghe di librai ; al di sopra s'aprivano le scuole delle varie facoltà. Il vólto era a sesto acuto alla goticale finestre sulla strada che pigliava nome dallo studio
quadrale e senza ornamento (7). Ne ho veduto il disegno nell'archivio di Città.
Le adunanze solenni de' varii collegi per conferir gradi accademici si teneano nel vicino convento de' frati minori (San Francesco)
alla cui fede era anche commessa la custodia dell'archivio del Comune (8).
Fin dal 1225 si trova ricordalo il palazzo del Comune di Torino (9)
e secondo l'uso di que' tempimolti alti giuridici e tabellionali faceansi nel portico
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (161/781)
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