Storia di Torino di Luigi Cibrario
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I.IIIRO SECONDOannesso al medesimo. Il vicario rendea ragione nella casa de' Borgesi accanto al palazzo; ma nel 1555 Catterina di Vienna
principessa d'Àcaiagli concedette una casa attigua allo stesso palazzo. 11 Comune vi fece un ballatoio da cui si potessero leggere le sentenze al popolo
e un bolfredo in cui collocò la campana per suonar l'aringo.
Nel volgere del medesimo secoloper quanto parmi
fu edificato l'altro palagio comunale col prospetto verso la piazza. Era una fabbrica a due piani oltra il terrenocon grandi finestre gotiche incorniciate
le superiori schiettele inferiori suddivise in due altri archi got ici da una colonnetta che stava in mezzo (10). Nel piano terreno aprivasi un porticato similmente gotico. Dietro al Palazzo Civico
allato al vasto cortile allora aperto a levantechiamato del burro
alzavasi la chiesa parrocchiale di San Benigno. Questo stesso cortile chiamavasi piazza di San Benigno; e fu assegnato nel 1574 ai panattieri forestieri per vendervi il loro pane.
La chiesa parrocchiale di San Benigno era stata di fresco riedificata nel 1555. Nel 1568 vi vennero i Servi di Maria
ossiacome allora li chiamavano
i Frati della Madonna del Popolo
e ne fu perpetuo priore fra Giovanni Battista Migliavacca
lettore di metafisica nell'università di Torino.
Ma sette anni dopo il Comune desiderando ili allargar le sue casee però volendo ridurre quella
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (162/781)
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