Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO SECONDOdella Reale Famiglia e dei Magistrali
recala dall' arcivescovo nell'oratorio dedicalo al nome del Santo.
Questa reliquia fu dapprima riposta in una teca di cristallo donata da Madama Reale Maria Cristina. Con maggiore munificenza Madama Reale Maria Giovanna Ballista nel 1722 le surrogò una cassa d'argento lavorala sui disegni di Filippo Juvara
del peso d'oncie mille e trentotto. Nel 1GG2 desiderando il governo di agevolare ai preti della Missione
poco prima introdottii mezzi di adempiere i fini del santo loro inslitulo
e scorgendo quanto fosse angusta la chiesa di San Gregorio
procurò che abolita quella parrocchiase ne dispensasse la dote ai Missionarii
scompartendone la giurisdizione fra le vicine parrocchie. Ma la confraternita di San Rocco
assumendosi il carico di costituir novella dote alla parrocchia di San Gregorio
ne ottenneper bolla dell'undici settembre 1605
il ristabilimento ed il patronato. Nè a ciò contentala compagnia avvisava fino dal 1667 di convertire le due chiese in una sola più capace e più bella. Ebbe per quest'utile scopo consiglio ed aiulo da un illustre suo confratello il presidente Gian Francesco Bellezia ; onde
acquistale alcune case verso il meriggioa breve disianza dal silo in cui erano le due chiesuole binate
costrusse sui disegni di Francesco Lanfranchi la chiesa che di presente si vede. Sul finir di dicembre del 1668
la chiesa era costrutta ed in parte copertae vedeansi
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (172/781)
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