Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo terzo
17!iNè per quanto facesse
poteva allontanar un solo istante quel funesto pensiero che tutta le occupava e intenebrava la mente. 1! vacillante lume di sua ragione si spense. Dopo dieci giorni solis'alzò una mattina per tempo
ragguagliò per lettera 1'ospite sua de' suoi crudeli deliriiuscì e più non tornò!...
Nel 1G58 la confraternita di San Rocco ottenne da Maria Cristina una nomina di morte o galerala facoltà cioè di liberar dalla pena incorsa un reo che non avesse commesso misfatto di lesa maestà
d'omicidio premeditato o di falsa moneta; privilegio consueto a quei tempiche vestiva l'aspetto di limosina per le somme che pagavano i banditi alla confraternita da cui chiedean la nomina che dovea salvarli
ma contraria ai buoni ordini della giustiziae perciò da gran tempo abolita.
La ricchezza di queste confraternite spiegavasi una volta nelle croci d'ebanodi madreperla
d'avoriodi tartaruga
ne'grandi Crocifìssi
nell'urne e ne'reliquiarii d'argentodi cui faceano pompa nelle processioni. Ma le miserie degli ultimi anni del secolo xvin inghiottirono ogni cosa; e le ricche opere degli antichi sembrano alla meschinità od alla previdente economia degli odierni concetti malagevoli a rifarsi.
Qui fu parroco soli quattr' annie nello scurolo è sepolto
il teologo Giovacchino Giordano
morto il 7 di marzo 1841
vittima della carità
pel tifo
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (175/781)
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San Rocco Maria Cristina Crocifìssi Giovacchino Giordano
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