Storia di Torino di Luigi Cibrario
Milito SECONDORaccontano adunque le antiche memorie che nel 1455 essendosi dato il sacco alla terra d'Exilles nella valle d'Oulx
che allora apparteneva al Delfmato
si trovò un soldato così sacrilegoche entralo in chiesa
die' di mano al ciborio che racchiudeva l'ostia consecratae affardellatolo con altre robe in una valigia
quella pose sur un mulo e si mise in viaggio per alla volta della Lombardia. Pervenuto a Torino il ladro col muloe giunto allato alla chiesa di San Silvestro
la bestia incespicò e cadde; e per quanto fosse tirala e picchialanon potè rialzarsi. Rottasi frattanto la valigia
apparve il sacro vaso coli' ostiala quale subitamente si levò in allo
cinta dì bei fulgorie tanto vi rimase che il vescovo Ludovico di Romagnano venne processionalmente col clero
e la ricevette nell'aureo calice che umilmente le protendeva.
Di questo fatto con tulle le circostanze narrate non risullach'io sappia
da documenti contemporanei che forse esistevano ai tempi del Pingone. Ma che un miracolo seguisse in occasione che fu rinvenuta l'ostia sacrosantalo dichiara un documento del 1454 conservato nell'archivio della metropolitana
in cui si dice che Tommaso Solero di Rivarolo donò ai Canonici un grosso cero perchè ardesse innanzi all'ostia miracolosamente trovata (1); e che essendo travaglialo dalla podagradopo d'aver udito la messa a
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (182/781)
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