Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo quarto
203
chiesa perchč i confratelli non se ne curavano. Molli religiosi udendo questo l'aveano gią domandataonde la compagnia impaurita fu sollecita di far riformare l'aitar maggiore secondo il disegno del signor Carlo Castellamonle. L'anno seguente rifece il campanile
Intanto nacquero gravi contrasti fra la Cittą e la compagnia del Corpus Domini da l'una partee la confraternita dall' altra
perchč questa pretendeva aver l'uso non solo della chiesa di San Silvestro
ma altresģ di quella del Corpus Domini; e la Cittą non volea concederlo sotto pretesto dell'unionenč per l'una chiesa
nč per l'altra. Le contese s' acceseroavvelenarono gli animi. Se ne impacciarono l'arcivescovo
il papa inutilmente. Intervenne come mediatore il padre Giovanni di Moncalieri
cappuccino di grand'opinione. Non fu udito.
Nel 1655 il 9 d'ottobre Madama Reale Maria Cri-slina ebbe la bontą di chiamar le parti avanti disč
d'udirle per ben qualtr'ore; e all'indomani mandņ proponendo per mezzo del gran cancelliere Morozzo
un progetto improntato della sua generositą per la separazione delle due chiese. Si venne ai voti. La confraternita con 158 voti contra 10 contrarli vinse il partito di supplicar Madama Reale di rimetterla ai termini di giustizia. Durņ la lite dal 1658 al 1662
nel qual anno al primo di luglio si convennero finalmente le parti intorno alla divisione da farsie ciņ a mediazione di Petrino Gay
confratello dello
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (199/781)
|
Carlo Castellamonle Cittą Corpus Domini San Silvestro Corpus Domini Cittą Giovanni Moncalieri Madama Reale Maria Cri-slina Morozzo Madama Reale Petrino Gay
|