Storia di Torino di Luigi Cibrario
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1.ibko secondoSpirilo Santo
e decurione della citta di Torino. La maggior parte di San Silvestro rimase alla Città
la quale compensò in danari la confraternitae chiuse con allo e sodo muro la parte che gli apparteneva secondo il disegno dell'ingegnere Carlo Morello.
Con testamento del 14 gennaio 1765 il confratello Giovanni Battista Bertoldo inslituì erede universale la confraternita dello Spirilo Santo coli'obbligo di cominciare in termine di due anni la ricostruzione della chiesa. In esecuzione di tale pia volontà vi si pose mano nel 1765 sui disegni dell'architetto Giovanni Battista Ferroggio
il quale lasciando sussistere l'antica strutturasi contentò di variarne l'interna disposizione
e di guernirla di marmi di Valdieri
di rifabbricare l'aitar maggiore e la facciata (11).
L'antico oratorio avea cinque altari; dietro all'aitar maggiore in alto rimase fino ai dì nostri un bel coro ornalo di vaghissimi stucchi colla vòlta dipinta. Tratlavasi nel 1766 d'aggiungere alla chiesa dello Spirito Santo una elegante facciata sui disegni di Bernardo Vitlone; ma venne meno o la volontà
o il danaro.
Ora ne'due altaria destra ed a sinistra
le tavole che rappresentano la Madonna col Bambino
S. Carlo Borromeo ecc.
e S. Silvestro che battezza l'impe-rator Costantino
sono dovute a Mattia Franceschini
una delle nostre mediocrità pittoriche Torinesi.
Nella cappella a mano manca entrando
è il
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (200/781)
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