Storia di Torino di Luigi Cibrario
1!)8 LIBRO SECONDOorlata di case di varia altezza e d'ogni forma. Carlo Emmanuele 111 volle nel 1750 (9) che si raddrizzasse
e tutte venissero col volger degli anni ricostruite con disegno uniforme le case clic le fanno siepe. L'ultima ad essere ricostruita ed allineata fu quella che sorge innanzi a San Dalmazzo
propria una volta de'marchesi d'Angennes
poi del conte Galli
tanto benemerito della patria storiaper opera del quale fu riedificala ai nostri tempi.
In seguito a tale disposizioneDora Grossa è oggi una delle più belle strade del mondo
benché l'altezza delle case e l'aprirsi che fa a ponente e verso le alpi la renda alquanto scura e malinconiosa.
Dora Grossa fu la prima strada ornata ai due lati di marciapiedi in grosse lastre di pietraun tempo rialzate alquanto sopra il suolo
ora rifatte ed agguagliate al livello del medesimo. Le strade sono lastricate a ciottolifrai quali il mineralogo distingue serpentine durissime d'un verde cupo
alcuna volta macchiate di bigio e venate di verde chiarocapace d'un bel pulimento; la variolite che si trova nella Dora e nel Sangone
che serve d'amuleto agli Americani; la cliarage smaragdite verde di Saussure ; quartzi giallastri o rossignitalvolta d'un rosso di corallo ed alcuni semitrasparenti: più raramente il quartz giallo
seminalo di mica dorata che costituisce l'avventurinae che si trova talvolta nella Stura e
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (214/781)
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