Storia di Torino di Luigi Cibrario
222 unno SECONDOSuccede nel secondo isolato la chiesa di Nostra Signora del Carmine
disegno dello stesso Juvara
coli'annesso convento.
Di questi nobili edifizii potremo parlare distesamenteperchè quei buoni Carmelitani usavano metter in cronaca le memorie principali de' loro conventi
e parte di questa fatica è sino a noi pervenuta.
I Carmelitani erano venuti a stabilirsi in Torino nel 152Gnel qual anno ottennero dalla città la chiesuola di San Sebastiano presso la Porta Marmorea. Distrutta la medesima dieci anni dopo per ordine del Re Cristianissimo
que' religiosi si trasferirono nella chiesa di San Benigno attigua al Palazzo di Città
con licenza dell'abate Gaspare Capris che n'era commendatario.
Pochi anni dopo l'angustia del sito non capace d'ampliazioneli mosse a trattare con don Francesco Lupo
curato di Santa Maria di Piazza
onde aver la cessione di quella chiesa parrocchiale ; l'ebbero diffatto nel 1545
e papa Paolo ni l'approvava per bolla del 17 marzo di quell'anno.
Nel 1G55 si cominciò in quel convento la santa opera della riformacoli'osservanza delle costituzioni della più stretta regola stampate in Roma nel 1625.
Questa religiosa famiglia era nel 1718 cresciuta fino al numero di quarantotto. Il convento era un
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (218/781)
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