Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO SECONDOCome Dio sia trino ed uno. Ma egli era dotto teologo
e disse cose mirabili con universale stuporeconchiudendo con un' ode latina in onore della Santissima Trinità.
Il secondo argomento era : come si viva senza cibo nè bevanda. Ed egli prudentemente rispose : non doversi di leggieri prestar fede a questo fenomeno; ma darsi in condizioni naturalisenza miracolo: e fece allusione ad una monaca di Santa Chiara di Chieri
di casa Zappata di Poirino
che da molti anni non pigliava nò cibo nè bevanda fuorché il sacro pane Eucaristico
e che perciò si chiamava la Santa di Chieri.
Era il terzo argomento: come si giunga a poetare all'improvviso. 11 P. Zucchi ebbe campo di lodare i più celebri improvvisatori che allora viveanoe così la signora Manzoni di Milano
il cav. Perfetti e varii altri. Rammentò eziandioda quell'ospite riconoscente ch'egli era
la raccolta di sonetti del P. Teobaldo Ceva
Carmelitanoe conchiuse con un brioso epilogo dei tre argomenti trattati.
Questo padre Teobaldo Ceva
autore d'una raccolta di sonettialla quale aggiunse i proprii commenti
è famoso per le sue contese letterarie col D.r Biagio Schiavo. Assalito da lui con critiche spesso fondatema sempre pungenti
si difese con altrettanta acrimoniacome appare anche dal solo titolo d'una sua risposta: Lo schiavo ridotto alla catena.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (226/781)
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