Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAl'O SESTO
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Egli era del rimanente uomo coltopredicatore egregio e di tratto soave. Morì addì 8 d'ottobre del 1746 nel convento di Cherasco
di cui era priorein età d'anni 50.
Del rimanente è noto
come i conventi ed i monasteri raccettassero soventesotto la tonaca e la cocolla religiosa
artisti di molto pregio.
L' undici marzo 1756 moriva tra i Carmelitani del convento d'Asti
fra Francesco della Croce
di casa Pasterio di Biella
valente scultore. Nel convento di Torino vivea il P. Arcangelo Ponzio da Macello
organistainsigne per la rapidità della mano
la maestria e la bizzarria delle suonatesicché molti venivano in chiesa sol per udirlo. Morì il 27 gennaio del 1745.
Era nello stesso convento fra Giambatista Bonetta di Carignano
scultore di qualche pregiodi cui sono le alzate degli organi della chiesa di Torino e d' Asti.
Infine fra Amedeo Rosso di Gassino
morto nel 1782
componeva l'acqua medicinale del Carmine che aveva acquistata gran fama (7).
A' 25 di gennaio del 1741 giunse al convento del Carmine e vi pigliò stanzain seguito a lettere del padre generale Ricchiuti
uno dei principi del Libano
Giuseppe Serhan di Abunaufel Nader
della stirpe Gazena
con due servitori ed un cappellano dell'ordine di Malta che gli serviva d'interprete.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (227/781)
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