Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO SECONDOudiva le confessioni
portava il viatico agli ammalaliassisteva le notti intere ai moribondi; era instancabile nel consolar gli afflitti
consigliar i dubbiosisoccorrere i poveri. 11 papa
nel dargli il cappellogli raccomandò solamente di perseverare nelle antiche virtù. Era di bello e degno sembiante
e d'inestimabile dignità nel compiere i sacri riti.-Dopo d'aver raccolto l'ultimo spirito di Carlo Emanuele 111 il 20 febbraio 1775
recossi presso al successore e rinunziò le cariche di grande elemosiniere e di cappellano maggioredicendogli che voleva d'allora in poi attendere unicamente alla propria santificazione. Cominciava così quel regno con non felici auspizi
còlla dimession volontaria del cardinal delle Lanze
colla dimession data al conte Bogino.
11 convento del Carmine componevasi di oltre a venti sacerdotisenza conlare i novizi ed i laici.
La teologia che vi si insegnava era quella del gesuita Molina
noto per le controversie cui die luogo la sua dottrina sull'efficacia della graziadiscorde da quella del gran dollor S. Tommaso. La teoria del Molina ora abbandonata
o per lo meno modificala dalla stessa Compagnia di Gesù era allora vivamente anzi acremente da'suoi fautori sostenuta e difesa.
E per ossequio a quell' alta mente.che fu S. Tommaso
e per mantenere l'unità delle dollrinei nostri principi avevano provveduto saviamente perchè le università dello Stalo a quella unicamente s' attenessero.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (230/781)
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