Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAl'O SESTO
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INel 1755 l'insegnamento della teologia molinianache forse era ristretto a qualche provincia dell'ordine
inerebbe al generale de'Carmelitani Pontalti
d quale fe' prova dmollo senno scrivendo al re di Sardegna: prescrivesse ai Carmelitani del regno di uniformarsi alle dottrine dell'università
insegnando la teologia d> S. Tommaso. Ma m queste materie non s'incontra quasi mai agevolezza o docilità. La provincia cannoli lana fece vaiie rimostranze e non obbedì. Sicché -1 Pontalli fu costretto a mandarne qualtr'ann. dopo precello d'obbedienza a pena di privazion d'oiHcio. Allora finalmente obbedironoSe mai vi fu tempo nei quale regolai! dovessero studiar attentamente ogni loro azione
ogni passoogn detto
e mostrarsi tuli" consenzienti n unita di dottrinequello era certamente il secolo xvni
m cui mollo scaduti nella pubblica opinionecom-battuli
insidiati da tant nemicipochi di buona
molli d mala fedevodeansi dì giorno in giorno grandemente pericolare.
Puro Iddio permise che moli; ordini dessero spettacolo dt scandalose dissensionie d' intestine discordie.
Anche gli Agostiniani si misero in capo di dettar una teologia che fosse loro propriae fondata unicamente sulle opere del gran Dottore da cui pigliano il nome Cominciò questa novità a Murcia in (spagna. I Domenicani levarono gran rumore
dicendo- le
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (231/781)
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