Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SESTO
2-25
dall'arrivo del generale dell'ordine padre Ximenes. Viaggiava con grandigia spagnolescacon un cameriere innanzi a cavallo
a guisa di corriereed in un carrozzone tirato da sei mule cariche di sonagli
che faceano un tintinnio continuo inestimabile.
Nel 1785
con Breve di Pio vivennero abolite tutte le riforme dell'ordine Carmelitano
e si prescrisse a tutte le province del medesimo l'osservanza delle antiche costituzioni.
La provincia riformata del Piemonte che si componeva di dodici conventivenne cresciuta d'altri otto non riformati.
Negli ultimi cinquantanni di sua esistenza non tralasciò di brillare di molta luce il convento dei Carmelitani.
11 padre Cirillo l)e Gubernatis
d'Asti
confessore del conte Bogino
morto in aprile del 1759
reputa-vasi uomo di gran mentegran facondia
gran destrezzagran dottrina e gran virtù.
11 padre Paolo Maria Hintz
d'anni 52
fu nominato nel 1764 professore di sagra scrittura nella università di Cagliari.
In dicembre del 1776 cominciò a radunarsi in Torino
ne' mesi d'invernonella casa del conte Bava di San Paolo
una conversazione letteraria di cui fecero parte i più eletti e più studiosi ingegni che allora fiorissero; il conte di San Baffaele
il conte Giuseppe San Martino della Motta
il marchese
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (233/781)
|
Ximenes Breve Pio Carmelitano Piemonte Carmelitani Cirillo Gubernatis Asti Bogino Paolo Maria Hintz Cagliari Torino Bava San Paolo San Baffaele Giuseppe San Martino Motta Martino
|