Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo sesto
25S)
Espulsi dalla rivoluzione 1 Carmelitani
fu stabilito nel loro convento uno dei due collegi urbanie la generazione a cu. appartengo s'educò tutta i» quelle scuole
o in quelle di San Francesco di Paola.
Qualche anno dopo la restaurazione della monarchia di Savo av. fu allogato il collegio de1 Nobili affidato alla vigile cura de'padri della Compagnia di Gesù.
L' architettura della chiesa del Carmine
un po' bizzarracome s'è detto
e tutta fuori dell'oidi-narionon tralascia d'esser piacente.
In essa chiesa non mancano neppure dipinti di qualche pregio. La gran tavola dietro l'aitar maggiore ù- cui si vede in alto la Madonna del Carmine
nel piano inferiore i! beato Amedeo di Savoia clic fa 1 inosina con molte altre figure
è
come già si notò
opera del cavaliere Claudio Francesco Beau-mont
capo della scuola torinese di pitturamorto addì 20 giugno del 1700 in età d'anni 72 (10).
Le scolture inlegno sono di Stefano Maria Clemente
a cui appartengono anche puttini e lo stemma de' marchesi di Pricro nella cappella della Concezione; e nel Battistero
il battesimo di Cristo ed d Padre Eterno
di mezzo rilievodue Virtù e due pèttini di tutto tondo.
Allato all'aitar maggiore si porranno due porte donate nel secolo xvn al monastero dell'Annunziata da Madama Beale Cristina
ed ora dalla pietà del re
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (235/781)
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