Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro secondoDal 1021 il collegio medico dell' università di Torino tene» le sue pubbliche adunanze c conferiva i gradi ip una sala di questo convento ed avea per suo protettore S. Tommaso d'Aquino di cui celebrava la festa all'altare proprio di detto santo.
Il che durò circa cent'anni finche l'università
ebbe splendida sede da Vittorio Amedeo u nel palazzo costrutto in via di Po. Prima del 1021 l'altare di S. Tommaso era di patronato degli scolari di filosofia della nazione italiana.
Fin dal principio poi del secolo xv quando fu fondato lo studio di Torino
v'ebbe quasi sempre qualche lettore di teologia Domenicano che conservò fra noi il prezioso deposito di quella pura e così razionale dottrina di S. Tommaso. Il collegio teologico poi fu per più d'un secolo e mezzo quasi interamente composto di Domenicani e di frali minorie le adunanze tenevansi ora in San Domenico
ora in San Francesco {5).
Molti uomini illustri riposano in questo tempio. Nella nave della cappella del Rosario un famoso guerrieroGiovanni Caracciolo principe di Melfi duca d'Ascoli
maresciallo di Francia
morto il 5 d'agosto del 15150
d'anni 65.
L'iscrizione postagli fu trasferita accanto alla porta grande a sinistra.
Presso all'altare di S. Tommaso fu deposto Filiberto Pingon
uomo grandemente benemerito della
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (258/781)
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