Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro secondodi Savigliano
nominato nel 1GC9 vescovo d'Ivrea; Carlo Vincenzo Ferrerņ
vescovo d Alessandria nel 1727
fatto cardinale due anni dopo e trasferito alla sede di Vercelli; Pietro Gerolamo Caravadossi di Nizza di marocroato noi 1728 vescovo di Casale; Enrichetto Virginio Natta di Casale
ve-scovo d'Alba
croato cardinale da Clemente xmmorto nel 1768; d padre Carlo Innocenzo An-saldi di Piacenza
professore di teologia nell'universitą di Cagliali
poi in quella idi Torino
autore di molte ed .mportanti operemorto nel 1780. Poco prima d
mor-re diodo alla .uce la consolante operetta: Della speranza di rivedere: i nostri cari nell'altra vita.
Fiorirono ancora in questo convento d padre Nicola Agostino Chignoli da l'i inod padre Domenico Tommaso Valfrecģi da Garessio
il padre Enrico della Porta da Cuneo
tetti e tre professori od autori d'opere di qualche fama. Finalmente d padre Vittorio Melano di Portula
pnore di questo conventovenne nel 1778 nominato arcivescovo di Cagliari
donde fu poi trasferito alla sede di Novara.
Compiute le varie fasi della rivoluzione franceseil convento fu riaperto nel 1822. Il padre Bernardo Sapelli
da Occimiano
fondatore del ritiro del Bosario
che per tutto il tempo della dominazione francese era stato rettore della chiesafu eletto provinciale
e mori nel 1820 con gran fama di santa vita. Erano
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (262/781)
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