Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro secondodella illuminila ecclesiastica
chiedeva la restituzione del prigioniero. E non consentendo 1 padricominciava a far rompere la porta del chiostro
se non cheai primi segni di violenza
Bonzo gli fu ron-dutoAll'indomati
per altromeglio ^luminato a di-sccrnere i propr.. diritti e quei della Chiesa
rendette il prigioniero .11 luogo immune nel convento della Madonna degli Angio 1
donde d 10 novembre fu ricondotte in San Domenico
esecondo l'accordo
immediatamente .[consegnato nella forza del ducae condotto nella fortezza di Verrua ond'esservi guardato a nomo dell'arcivescovo di Torino
il quale non avea carce 1 proprie (15).
La via di S. Domenico al di là della strada d'Italia piglia it nome di via del Gallo. E qui l'andar tortuoso d'essa viae le case vario di forma e d'altezza
e i cortili angusti ci avvertono che siamo di nuovo in una parte di Torino che conserva maggior vestigio d'ani ichita.
Appena fatti poclu passi s'apre a destra una via molto stretta che conduce alla piazza del Palazzo civico (via de'Pasticcieri).
Sul cominciare ili detta strada a manca sorgeva un tempo la chiesa di S. Pietro
de curie duciscosì chiamata perchè non lontana era la corto del duca Longobardo
ma chiamala volgarmente San Pier del Gallo Fu da temp- molto rimoti chiesa parrocchiale. Nel secolo xvi era angustissimacon un solo altare
senza
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (266/781)
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