Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo settimo
      -273
      0 di Ferrara aveano stanza all'albergo delle Chiavi
      non lungi da San Silvestro (lo Spirito Santo)
      e che il vescovo d'Alba ainbasciadore del marchese di Monferrato
      dimorava ai Tre Re
      antico albergo presso a San Tommaso (20). E poiché siam caduti in cotanta minutezza d'indaginie che rnuna memoria di maggior rilievo ci porge il corso della via del Gallo che sbocca nella piazza di San Giovanni
      volgeremo altrove
      1 nostri passisoggiungendo solamente che la pic-cinla via la quale s'apre a manca poc'oltre il canto di San Pier del Gallo conteneva le case dell'antica e polente famiglia dei Maschara
      ora da gran tempo estinta. E che qu ndi le derivò per corruttela il nome popolare di strada delle Muse/te (delle streghe) malamente tradotto per via delle Maschere: quando il suo vero nome sarebbe strada dei Maschara.
      La terza strada parallela a Dora Grossa chiamasi in sulle pruno via d. Sta Chiara
      poi via della Basilica.
      Poche memonc accenneremo della medesima. 11 palazzo de'marchesi di Spigno
      disegno dell'architetto Pianteli
      ricordala bella marchesa di S. Sebastiano
      moglie di Vittorio Amedeo npoiché egli abdicò la corona; ed infausta cagione degli affanni che contristarono gb ubimi tempi di sua vita.
      In favor di questa dama fu eretto il marchesato di Spigno.
      Quel palazzo a cui si ha l'accesso per un vicoloVul. II 3!5


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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