Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo settimo
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principi Estensi (22)
meno ingrati de' loro congiunti verso il gran cantore che ha reso immortale la corte di Ferrara
ma insiem con essae pur troppo
anche l'ospitai di Sant'Anna. Perchè un sì bel esempio non sarà imitatoe perchè un medaglione ed una lapide non contrassegneranno le case ov'ebbero stanza le domestiche nostre glorie
BoteroVittozzi
BelleziaCarlo ed Amedeo Castellamonti
GuariniBertola
Ta-sniereJuvara
d'Ormea
BoginoBenedetto Alfieri
DeninaBaretti
La Grange
D'Antoni
MichelottiOliviero
SaluzzoMalacarne
GalliariAlfieri
GerdiICaluso
PorporatiBalbis
NapioneRolando
BonelliBalbo
BoucheronDiodala Saluzzo ed altri illustri nostri
o per nascitao per lungo incolato
concittadini?
Sul canto di questa strada che guarda la via delle Quattro Pietre
abitava lo storico ed antiquario Filiberto Pingon (25)
il quale ha lasciato a Torino una fama popolaredicendosi proverbialmente d'ogni anticaglia: è un'antichità di monsù Pingon.
Tre stradicciuole rimangono ancora correnti in direzione parallela a Dora Grossa
ma tortuose e brevi; la prima finisce sulla piazzetta della Consolata e non ha ricordi ch'io possa qui registrare. La seconda chiamata dei Fornellotti
lungo l'antico muro di porla Pusterla conteneva nel secolo xv la casa del postriboloe nel xvi quella pure abitata dall'esecutor di giustizia. Nella terza che finisce all'antica porta Palatina (ora le Torri) s'alzava l'oratorio della confraternita di Sta Croce in principio del secolo xvi
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (271/781)
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Estensi Ferrara Sant'Anna Amedeo Castellamonti Ormea Alfieri Grange Antoni Saluzzo Quattro Pietre Filiberto Pingon Torino Pingon Dora Grossa Consolata Fornellotti Pusterla Palatina Torri Sta Croce
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