Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo ottavo
285
La statua fu collocata solennemente sulla colonna addì 10 di giugno del 1837
dopo d'essere stata benedetta secondo il rito dal reverendissimo rettor maggiore degli Oblati il teologo Giuseppe Antonio Avvaro.
Sullo stilobate della colonna si leggo la seguente iscrizione dettata dal Boucheron:
MATRI A CONSOLATANE OH AERVMNAM MORBI ASIATICI MIRE LENITAM MOX SVBLATAM TANTAE SOSPITATRICIS OPE ORDO DECVRIONVM PRO POPV LO VOTVM SOLVENS QVOD V0Y1T A. MDCCCXXXV.
Questo sito era anticamente occupato dal muro della città
dal fosso e dal bastione che chiamavasi della Consolata. Vittorio Amedeo u avendo ingrandito la cerchia della città verso ponentefe' demolire nel 1715 il bastione
e l'anno seguente donò il muro ai monaci della Consolata affinchè lo demolissero e vi facessero una piazzetta. Addì 29 d'agosto del 1716 il muro era demolitoil fosso riempito e vi cominciarono a girar le carrozze. Nola un cronachista troppo minuto che la prima carrozza che v'entrò fu quella della contessa di Castellengo. Ai 2 di settembre s'aprì la porta della chiesa a ponente e
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (281/781)
|
Oblati Giuseppe Antonio Avvaro Boucheron Consolata Amedeo Consolata Castellengo Vittorio
|