Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo primo
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uno della B. Vergine
l'altro di San Valerico
di cui lì presso vedevasi il deposito. Nel 1608 fu ridotta a miglior forma e più eleganteornata di colonne e di stucchi
concorrendo largamente nella spesa Donna Matilde di Savoia
moglie del marchese di Simiana
che vi pose nella vòlta le armi sue accompagnate da quelle del marito. Nel 1855
in seguito al volo fatto dalla città in occasione del cholerafu la stessa cappella tutta rivestita di scelti marmi
essendosene anche agevolato e adornato 1' accesso. Del voto e de' restauri fa memoria l'iscrizione dettata dal celebre Carlo Boucheron che si vede in lapide di marmo bianco sul pianerottolo della scala.
Due chiese figliali vennero fondate dai padri della Consolala
I'una nel 1621 in Asti (dove ora è l'orfanotrofio) concorrendovi coli' usata sua liberalità Carlo Emmanuele i (11) ; l'altra nel 1655 a Mirafiori dov'era a que'tempi una delizia della Corte di Savoia; e fu eretta d'ordine di Vittorio Amedeo i che donò 2
500 scudi d'oro (12).
Le chiese architettate dall'ardito ingegno del padre Guarino Guarini
sono tutte l'una dall'altra diversema si segnalano tutte per singolarità d'invenzione
per merito di difficoltà superatepel fortunato incontro di curve sporgenti e rientranti che formano un tutto quanto lontano dalla semplice eleganza di Palladio e del Sansovino
altrettanto nuovo e fantasticonò punto disaggradevole.
Cui. II 38
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (293/781)
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