Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro terzodono del cav. d'Olry
già ministro di Baviera a Torino.
Nella sagrestiaricca di nobili intagli in legno
il vólto è dipinto a fresco da Antonio Milocco.
Le piccole sagristie che succedono alla grandedipinse a fresco nel vólto lo stesso Crosato. Un quadretto col Padre Eterno ed alcuni putti
è opera del Moncalvo.
Sono da vedersi nel coro antico de' monaci un Cristo posto nel monumentoquadro antico
ricco di ligurenotevole per la composizione e pel colorilo: belle sopra le altre figure sono il morto corpo del Bedenlorc e la Maddalena. Sembra di scuola vercellese
ed è certamente del miglior tempoe di mano maestra. Degni ancora d'osservazione mi sembrano nella sala del capitolo la tavola rappresentante il cadavere di S. Rocco portato al sepolcro
del cav. Claudio Beaumont
capo della scuola reale di pittura a Torino
ed un quadro grande mezzo tondo in cimadipinto da Antonino Parentani. In alto v'è la SS. Trinità in gloria colla Vergine Santa. A destra ve-desi S. Gio. Ballista protettor di Torino
colla bandiera di Savoia fra le mani; gli stanno appresso S. Maurizio e quattro altri martiri lebeiportando per insegna la croce trifogliata d'argento in campo vermiglio. Alla sinistra schieransi S. Giacomo
S. Massimo vescovo di Torino
S. Remigio
il B. Amedeo
una Santa ed un Abaie dell'ordine Benediltino. La
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (298/781)
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