Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAl'O l'ItlllO
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      parte mezzana del quadro è occupala da tre angioli : uno in mezzo colla spada sguainata e col mollo potestas principis; uno a destra colla bandiera dell'Annunziata
      e col motto princeps statvs:
      1 terzo a sinistra colla bandiera del Santo Sudario
      e col mollo tvtelAris civitatis. Nel pimo poi bavvi una veduta di paesenel quale la città di Torino
      ed ti Santo Angelo Custode coli'anima d'un elettoclic ha il demonio botto a- piedi. Fu dipinto nel 160i a spese di Marc' Antonio Bayro (15). 11 I'arentani imitava con buon successo lo stile della scuola romana
      e fu molto adoperato da Carlo Emmanuele ì per l'adornamento de'suoi palazzi e della sua famosa galleria. Fu discepolo del Parentani un Francesco Demaria da Tortona; e credo fosse suo tìgli iolo il capitano Agostino Parcntani che lavorava eziandio di pitturae che nel 1640 delineò una carta di Tonno che fu incisa da Gio. Paolo Bianchi (10).
      Il quadro di S. flocco fu dipinto nel 1716 dal cav. Beaumont per la confraternita di questo nome. Ma non potendo egli accordarsi co'battuti intorno al prezzolo fe'portar via e lo dono alla città
      la quale lo collocò alla Consolata nella sua cappella di S. Valerico (17).
      Altri quattro dipintidue in forma <1 mezzaluna
      due quadrivedonsi nella libreria
      e rappresentano la nascila di Maria
      la Vergine clic sale i gradini del tempiolo Sposalizio
      la Concezione. Furono


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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