Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo primo
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allrettanlo affabile e popolareil 2 luglio del 171(>
dopo d'aver fatte le sue divozioni alla Consolala
andò a far colezione in casa dello speziale Anglesio
che abitava allora dirimpetto alla chiesa delle Or-fanelle
e ripartì poscia per la Veneria.
In settembre del 1714 essendovi mortalità nel bestiamevennero a portar doni
ad offerir preghiere alla Consolata molte confraternite dei vicini paesida Beinasco
da Orbassano
da Rivoli
da Grugliasco
da Vinovo
da Villanova d'Asti
da Villafranca
da Moncucco e da Casale.
Il 27 di novembre del 1718 venne alla Consolala la principessa Maria di Carignano
econfusa col popolo
si presentò al confessionale del padre Dor-miglia
confessore del Re.
I monaci della Novalesa
Benediltini nerifurono
come abbiam vedutoi primi che dalla pietà del marchese Adalberto ottennero nel 929 la chiesa di Sant'Andrea con un piccolo monastero
chiamalo nel documento cellaa significare appunto che di pochi monaci era capace. Ingrandita poi e migliorata dal monaco Bruningo la chiesa
sicché compariva come la più bella della città
ò probabile che anche il monastero sia quindi stato rifatto ed ampliato
- ma comunque ciò siai Benediltini neri furono pertanto quelli
chesecondo la pia tradizione
videro alzarsi dal re Arduino la cappella della Consolata; ebbero il dolore di vederla dal furor delle
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (303/781)
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