Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LlBltO TERZO
Nel 1457 aveano aiuto dalla Ciltà per costrurvi le celle; essendo poi stato rovinato nel 1536 dai Francesi il loro conventosi ebbe l'animo a trasferirli nella chiesa di San Benedetto
ma non pare che l'ottenesseroessendo la medesima venula poco dopo in poter de' Gesuiti che l'atterrarono. Intorno al 1550
come si c dettoottennero la chiesa di San Giacomo che rifecero ed abbellirono coli'opera e col-l'aiuto del padre Bartolomeo Falcombello di Avigliana
vicario generale della congregazione Agostiniana di Lombardia. La chiesta de Sancto Jacobo de Turino habitanli li frati heremitani de Sancto Angustino
fu fondata nel jorno de Sancta Croce che fu il 14 de settembre nell'anno 1551
regnando il serenissimo re Enrico di Franza. Ne posero la prima pietra il conservatore Parpaglia
il collaterale Gariglio
il collaterale Begibus
i due sindaci della città
e Baffaele Bellacomba
dottoreossia avvocato di essa (7). L'otto del mese d'ottobre 1576 si cominciò ad ufficiare nel coro nuovo. A' 15 di febbraio dell'anno seguente si collocò l'ancona nuova
ed alli 9 di marzo sipuose il tabernacolo sopra l'aitared il Santissimo Sacramento dentro
* qual tabernacolo fu dipinto da messer Cesare Lanino di Vercelli (8). Questo pittorefratello del celebre Bernardino
e padre d' un altro Bernardino
anch' esso pittorevuol essere aggiunto alla serie degli artisti vercellesi. La chiesa di San Giacomo
rifalla e chiamala col nuovo nome di
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (320/781)
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