Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO TERZOLa via che segue parallela a quella di Sant' Agostino chiamasi via Bellezia
      e prende il nome dall'avvocato Gian Francesco Bellezia
      il quale essendo sindaco della « iltà di Tonno nell'anno 1030
      nel quale imperversò una crudelissima pestilenzamentre tutti fuggivano
      cercando nell'aria aperta delle campagne e tra i recessi de'monti un asilo contra la mortee la città sciolta e sgovernala
      quando appunto avea bisogno di maggior governopencolava per più maniere d. mali
      egliil Bollerà
      quasi solo rimasee pigliò sopra d
      se tutto I carico della cosa pubblica; ed infermato egli puree giacente in un letto della sua casa a pian terreno presso alla finestra
      continuava a provvedere alla salute della cillà
      udendo i rapportie dando gli irdnn opporiun.. Quest'uomo insigne
      che fu po> presidente nel magistrato della R. Camera ed uno dei pleirpolenziarii di Savoia a' congresso dì Munster
      avea casa dietro al palazzo di Città.
      Nella slessa via è da vedersi in faccia all'antico palazzo de'marchesi d Tournon
      la facciata della casa dov'è l'albergo della Dogana nuova; non che sia notevole per alcuna sorta di bellezzama perchè è la sola che conserva vestigi del secolo xv. E in Torino
      città antichissimama tutta quasi vestita colle fogge del seicento
      mi riposo volonlieri su pochi indizi che ci restano d'altri tempi; e però vedo


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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