Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAVO SECONDO
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Addì 21 d'agosto 1784 fu posta la pietra fondamentale della nuova chiesa di San Michele in fine della via dello Spedale verso i baluardi. Poco indugiò ad essere terminatasui disegni dell'architetto Bonvicino
la fabbrica del sacro tempiodove i Tri-nitarii scalzi stettero assai poco
essendone stali cacciati dalla rivoluzione. Ora la chiesa ed il convento di San Michele servono all'ospizio della Maternità.
Dalla via de'Pasticcieri e del suo storico albergo di San Giorgio abbiam toccato più sopra. Nulla ci sovviene in proposito dell'altra antichissima e tortuosa strada chiamata de' Pellicciai. Succede la via de'Cappellai che piglia successivamente il nome dello Spirito Santo e delle Quattro Pietre
e riesce alle torricioè all'antica Porta Palazzo.
Era quella dopo Dora Grossa la strada principal di Torino
riuscendo dall'un de'capi a Porta Marmorea
dall'altra a Porta Palazzo.
Abbiam già parlato della chiesa di San Silvestro (Spirito Santo)
posta su questa viae dell' ospizio de' Catecumeni. Soggiungeremo che lì presso nell'isola del Seminario era la Zecca. Più in là la strada s'allarga ed ha una cert'aria (li grandezza.
Nell'ultimo isolato a destrasopra una porta di non molla apparenza
è l'arme in bronzo d'Antonio Provana di Collegno
arcivescovo di Torino nel 1651
il quale vi facea dimora; con quel motto così bello
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (337/781)
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