Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO TERZOconsiderazion del disturbo clic reca ad una casa di educazione l'ingresso quotidiano d'esteri. D'essa biblioteca si è stampato il catalogo
colla designazione de'libri donati dall'abate Costa. Nella libreria v'ò il busto del prete Giordano
con iscrizione che rammenta il dono della biblioteca da lui con lunga fatica raccolta (1752)
ed arricchita teste dalla scelta e copiosa libreria lasciatale per testamento dal teologo collegiato Giacomo Bricco di Ala
uomo di molta dottrinaautore del Brevis lusus pocticus ad Lancei valles.
Eccoci ora alla piazza del Duomo. I portici clic si veggono avanti alla chiesa furono costrutti verso il 1622
per ordine di Carlo Emmanuele iche privilegiò chi fabbricasse secondo il disegno uniforme di suo gusto
e die'gratuitamente le colonne di marmo biancosulle quali dapprima si reggevano quegli archi (3).
In quel sitonella metà del secolo xv
erano le case della prevostura del duomoconcesse in enfiteusi insieme coll'attiguo giardino
a Nicolò Beccuti e ad Antonio di Rivara. Colà si progettava di fare il palazzo arcivescovilepoiché Emmanuele Filiberto ebbe occupato l'antico palazzo de'Vescovi.
Presso la medesima casa si costruiva in ottobre del 1385 una tettoianella quale Amedeo vii
detto il conte Bosso
pigliava sollazzo al gioco del pallamaglio col suo bei cugino Amedeo
principe di Acaia (4).
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (350/781)
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