Storia di Torino di Luigi Cibrario
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similmente attigua alle due primededicata a Santa Maria. Ma dalla cliiesa cattedrale di San Giovanni ov" era il battistero s'avea l'ingresso principale.
Che tal fosse la disposizionede'luoghi fin dal tempo de' Longobardi
lo dimostra ad evidenza l'uccisione seguita entro le sacre soglie di Garibaldo duca di Torino nel giorno di Pasqua dell'anno 662. Garibaldouom disleale
micidiale egli stesso del re Godeberto suo signorefu aspettato a vendetla da un Torinese
famiglio del tradito Godeberto
in sul limitare del duomo. S'aggrappò cotest' uomo con una mano alle colonne del battisterocelò coli'altra il ferro sotto al largo manto che portava all'uso longobardo
e quando il duca venne a passare per recarsi in duomogli menò tale un colpo che l'uccise
- e fu ucciso egli stesso immediatamente dai seguaci di Garibaldo.
La chiesa cattedrale doveva estendersi fino al sito occupato adesso da quella parte del palazzo del re che trovasi al nord della chiesadove
e precisamente sotto al portone a ponentefu trovato in agosto del 1843
il sepolcro d'Ursicino vescovo di Torino del sesto secolo.
Sul cadere del secolo xm v'erano tre chiese : quella del Salvatore
quella di San Giovanni e quella di Santa Maria (1). In una di queste chiese si fondò più tardi la cappella di Sant'Ippolito. Tutte e quattro furono parrocchie. Ma San Salvatore fucredo
la
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (354/781)
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