Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo quanto
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      prima che cessò d'esserlo. Sant'Ippolito noi fu lungamente. Nel 1445 le parrocchie di Sant'Ippolito e di San Giovanni avendo pochissimi parrocchianifurono soppresse e riunite alla parrocchia di Santa Maria de Dompno (2).
      La chiesa di San Giovanni
      stala verosimilmente più volte prima distrutta e riedificataricostruivasi di nuovo nel 1595 (5). Verso al 1462 il vescovo Ludovico di Romagnano insieme col capitolo allogavano a maestro Amedeo Albini
      pittore d'Àviglianauna gran tavola da porsi all'aitar maggiore
      e questi la finiva sollecitamenteed in gennaio del 1465 ricevea ducali d'oro 500 a conto di 400 che importava tutta l'opera.
      Giovanni di Compeys
      succeduto nella cattedra Torinese al Romagnano
      costrusse il vasto e sodo campanile della cattedralesul quale ancor si veggono a breve altezza le insegne gentilizie del Prelato scolpile in marmo. Sul cader del secolo il cardinale di San Clemente ne continuò la fabbrica. In ottobre del 1720 il re Vittorio Amedeo ii
      desiderando di finir quella torre secondo i disegni del Juvara
      fé' dar cominciamento ai lavori. Dovea la sommità adornarsi di colonnedi balaustri e d' altri fregi di pietra di Chianoc
      e finire in una vaga piramide coperta di piombosurmontata da una palla di rame colla croce
      ed accompagnata da quattro minori piramidi o candelieri sorgenti dagli angoli del


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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