Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO TERZOcampanile. S'era anzi già dato l'appalto di siffatti lavori nel 1722. Masi bell'opera rimase
      come tante altreimperfetta (4).
      La fabbrica quale ora si vede fu sostituita alle tre chiese che prima esistevano dal cardinal Domenico della Rovere
      vescovo di Torino
      e cardinale del titolo di S. Clemente
      il quale patteggiò a questo fine con mastro Amedeo de Francisco da Settignano
      diocesi di Firenze
      chiamato Meo del Caprino
      per la costruzione della chiesasapienza e campanile.
      Dal campanile in fuoriche pare sia stato solamente levato a maggior altezza
      lutto l'antico fu distruttoe il nuovo e grazioso duomo edificato in sei anni
      dal 1492 al 1498 (5). La perfetta armonia delle partisulle quali piacevolmente l'occhio trascorre e riposa
      la bellezza della facciatadegli stipiti delle porte squisitamente intagliati
      quella dei fianchi e della cupolala fanno tenere in pregio dai pochi veri conoscitori dell'arte; e assai meglio dovea comparire il nostro duomo
      quando tutta era dispiccata dal retrostante edilìziol'abside a cui si girava attorno
      e che veniva illuminala da due finestre oblunghe; quandonell'interno
      la visuale non era traviata dalla soprastante cappella della Sindone
      e allato all'aitar maggioreinvece de' marmorei scaloni di stile diverso
      vedeansi due cappelle della forma e proporzione delle altre.
      Chi sia slato l'architetto di questo nostro più


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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