Storia di Torino di Luigi Cibrario
5(iSLibito (buio
del prete Bartolomeo
che l'u altresì pittore di grido. Ut dipinta nel 1709
Un'altra gloria d'angioli dipinse Domenico nel duomo 4 Genova
con tanto studio e tanta felicità
clic molto s'avvicina alla soavità di Guido Beni Ma di rado 1 suo pennello ebbe tanta fortuna. Il padre di quesi' due fitteti era pittor di maioliche al servigio della corte di Tor-no.
Ed è notabile quanto presto allignasse l'amor dell'arti nego animi de'principi di Savoia. Amedeo v che visitò la Toscana e Roma ne' primi ann. del secolo xivcondusse a'suoi servigi Giorgio d'Aquila
fiorentino. Amedeo vilin principio del secolo xv
Gregorio Boni
veneziano. Da Emmanuele Filiberto in qua vii fu 1111 perpetuo studio d'aver buoni pittoriscultori ed architetti; e se talvolta vi fu orror nella scelta; se tal altra volta
agli artisti ricercati con larghe profertenon parve bello abbastanza
abbastanza inspiratore il sornso del nostro cielomolte altre fiate per altro riuscirono piincipi di Savoia
ora ad ottimiora a lodevoli risultameli! 1
Tornando per la navata della tribuna verso la porlanolero clic dove ora è d maestoso ingresso dello scalone del Santissimo Sudario
era anticamente la cappella dc'Ss. Stefano e Callerìua
patronato dei conti di l'ollenzodove gli Innocenti
vale
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (364/781)
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