Storia di Torino di Luigi Cibrario
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1.luuo tisiuocavaliere Federigo Zuccaro. Prima del 1500 questa cappella intilolavasi a San Francesco.
La tavola dell'altare di Sant'Eligio fu dipinta dal già lodato Caravoglia. Appartiene questa cappella all'università de'panattieriuno de'quali
Matteo Mota
donò il tabernacolo nel 1005
l'altroMartino Gianinelo
fece l'altare di marmo nel 1080
come appare da due iscrizioni (10). La tavola di San Massimo è di mano del Casella
quella di Sant'Onorato del cavaliere Delfino.
L'ultimo altare di questa navata presso alla portadedicalo a S. Giovanni
S. Maurizio
S. Turibio Beccuti
S. Secondo e varii altri santi
è molto neglettoed il quadro che è sopra l'altare
è rotto in più luoghi ; e dovrebbe tenersi in maggior contoessendo dipinto da Guglielmo Caccia detto il Moncalvoj pittor nazionale di bella fama
e se non correttissimo nel disegnoabbondante nelle invenzioni e mirabile per la freschezza del colorire.
La statuetta del Santo Precursore nel battistero
è di mano del già lodato Stefano Maria Clemente.
A' tempi della visita di monsignor Peruzzi vescovo di Sarcina
le cappelle della chiesa metropolitana erano più di ventidue delle quali nel sito ove ora s'aprono gli scaloni del Santissimo Sudario; ma nella massima parte
per incuria de'patroni od ecclesiastici o laicinon solo disadorne
ma squallide e sfornitecon altari di legno
senza croce
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (366/781)
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