Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo quarto
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vi confermiamo quei tre anni del pulpito di San Giovanni di questa metropolitana che ri sono stati accordati da fu S. A. R.
mio signore e consortedopo i già conceduti in ultimo luogo
affinchè possiate dar compimento allavostre Chiesa; com'è desiderio nostro per maggior gloria di Dio e salute del pubblico. E nostro Signore vi conservi m
11 padre Caraffa per altro era già stato raccomandato per lettere date da Bologna
1 17 maggio 1652
dalla veneranda Infanta Maria di Savoia
che in diversi tempi propose pel medesimo ufficio Lorenzo Franci Agostiniano
Michel Angelo Silvano di Civi-lanova
dello stesso ordineed il padre abate D. Marcello Orafi da Verona
tutti predicatori d'alto grido (29).
Nel secolo scorso e nel presente molti sì segnalarono fra ( segnalati a cui fu concesso di salir questo pulpito
(iterò fra gli altr' l'abate Paparelli (1752)
che poi fu vescovo di Cagli; il padre Valsccchi Domenicano
piemonteseillustre anchìe pe'libri pubblicali; il padre Migliavacca Domenicano
milanese (1709-1773) ; il padre Porro
torineseministro degli Infermi (1774); l'abate Costa-guti. poi vescovo di San Sepolcro i» Toscana (1777-1782); il padre Campana Barnabita
torinese (1781); il padre Quadrupani Barnabita
milanese (1790-1795-1800); il padre Tonso Domenicano
le cui prediche sono stampateohe si gode onoratissimo l'ultima voi 11 E
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (381/781)
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