Storia di Torino di Luigi Cibrario
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(l) Ĺ miracoli sono la firma di Oio e li sigilli delia sua divina auto rita. — / teologi sostengono con S. Tommaso che non possono farsi miracoli in conferma d'una dottrina che non sia santa.—Lettera di man signor Francesco Ar'oorio Gattinara
vescovo d'Alessandria
poi arcivescovo di Torino
del 13 dicembre 1722.
(21 Piano
Commentarti sopra la SS. Sindone.
(3) V' era ancora nel 1584
in tempo della visita apostolica di monsignor Peruzzi
vescovo di Sarcina; ma poi fu trasferito nella truna dei principi in San Giovanni
(4) Conto di messei Giacomo Alberti
tesoriere della fabbrica del nuovo palazzo.
(5) Memorie dei padri Teatini di Torino eslralte da autentici documentims. Archivio di corte Iscrizioni patrie.
(G) Si coniarono in diversi tempi in onor della Santissima Sindone quatlro medaglié
si scrissero molli libri e molti versifra i quali noteṛ come rari ,e Canzoni
sonetti e sestine in lode della sacra Sindone conservata in Torino
del reverendo don Lucilio Marlinengh́
monaco Cassinense. Al serenissimo Carlo Emmaniielc
gran duca di Savoia et principe dei-Piemonte. In Brescia appresso l'olicreto Turlini
ad istanza di Giovanni Battista Borelli (1590).
In una notizia di (orino di poche e mal ordite paginestampata da Giovanni Andrea Paolctti a Padova
nel iG76
c chiamala ambiziosamente-llistoria di Torino
sta scrirto a pag G che la famosissima solennità della Sindone si celebra con concorso di cinquanta in sessantamila fa restieri.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846
pagine 775 |
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Pagina (400/781)
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