Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SESTOAntico palazzo de vescovi. Sua vasta estensione. Occupato dai viceré francesi
poi dal duca Emmanuele Filiberto.—Castello di Torino; interna sua disposizione in principio del secolo xv. —Storie liete e dolorose che rammenta.— Prigioni.— Delitti di Stato; di sortilegio.—Facciata e scaloni del castello.—Galleria di Carlo Emmanuele i.—Ritratti de'principi di Savoia
quali sien veriquali ideali.—Quadri d'insigni maestri di cui s' abbelliva
ora in parte smarriti.—Museo di storia naturale.—Saggi de' marmi che allora si scavavano in Piemonte.—Ciò che da Carlo Emmanuele i aspettava l'Italia.—Palazzo Chiablesc
chi vi abitasse.—Il Marini ed il Murtola.—Padiglione da cui si mostrava il Santissimo Sudario.
L ornai tempo che dalla piazza di San Giovanni si faccia passaggio a parlare dell'antico palazzo de' Vescovi e di piazza Castello. Il palazzo del vescovo di Torino occupava Io spazio che tiene adesso la galleria detta di Beaumont od il nuovo palazzo realese non che spingevasi un po'meno verso il duomo
dietro al quale v'era alquanto spazio libero. Seguitava poi dietro i chiostri de'canonici verso la porta
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (402/781)
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