Storia di Torino di Luigi Cibrario
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1.1 URO I KRZOdel rettore dell' Università che spesso dava luogo a gravi risse e tumulti tra gl scolai) della nazione italiana e quelli della nazione oltramontana. In quel mentre v'ebbe a corte una moresca o ballo con travestimenti all'uso de'Mon.
del quale fu ordinatore
10 scud-ere Lancellotto d Lanzo. Addì 1G dicembre delFanno medesimoessendo di passaggio a Torino la marchesa di Monferrato
moglie di Guglielmo mmla duchessa le die una cena a guisa di banchetto trionfale'^ portavans in tavola le vivande sopra galere argentate
guernìte d'uomi. i d'armi e di banderuole divisate colle insegne di Savoia e di Monferrato. Eranvi intermezzi con torrie castelli
e sireneed «44ri simboli
clic raffiguravano al solitoventure di guerra*; d'amore. Nicolò Roberti pitlor ducale v'adoperò il magistero del suo pennello. Altri 'iiterinezzi usati in quell'età
oltre al più celebre del castello d'amoreerano la Spedizione degli Argonauti ossia il Vello d'oro
la storia d S. Maurizio
e d'altri santi e sante.
In questo stesso castello predicò con gran frullo
11 beato Angiolo Carletli di Cliivasso
alla presenza della duchessa bianca e di tutta la corte nella quaresima del 1489.
In esso nacque il 20 giugno dell'anno medesimo Carlo Giovanni Amedeo principe di Piemonte chiamato poi Carlo liche morì di pochi anni e non regnò che ili nome. Monsignor d Clérieux lo tenne
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (408/781)
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