Storia di Torino di Luigi Cibrario
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caratteree lo pubblicò èli nottetempo. La manina quando fu conosciuto
sollevò a grande imlegnazione tulli quc'patriziclic venuti a furia a Torino
esposta la cosa al Pasero
lo costituirono loro procuratore a sollecitare contro all' ignoto autore i rigori della giusl' :ia. E da notarsi che fra gli offesiper meglio celare 1 gii co
era anche Pasero. Questiandato dal duca
gli disse clic come cristiano perdonava ai suoi offensorima che come ministro era obbligato di consigliare pronta giustizia e sommi rigou
essendo lesa la maestà del pi ticipe e la pubblica quietenon che l'onore di tante principale fam;glie. 11 duca delegò il primo precidente Antono Bellone ac istruire il procedimento. 11 Pasero instava per la nobiltà di Savigliano.
L)e'p/imi chiamali ad esame fu il Castigliom
il quale disse che il libello era verosimilmente dettato da don Emmanuele Tesauro
a giudicarne dallo stilee così disse perchè
1 Tesauro era amicissimo del presidente Rullino. Ma 1 giudice era sagace ; paragonate le scritture e lo stiletrovò che a Valevano Castiglioin
anziché al Tesauro potevasi con fondamento attribuire.
Casìiglioni vedendosi a mal parato Si consiglio di nuovo con Pasero
il quale lo esortò a confessare d'esserne l'autoresoggiungendo che 1' avea scritto per ordine del presidente Ruffino
e sforzato dalla paura. Giurò .1 Pasero
poneiulos> la mano sopra la croce
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (414/781)
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