Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO TERZOcensura; d'una lode venale
d'una lode comprala con oltraggio della giustizia.
E nondimeno al Castiglioi>> fu assegnata a curiose prigione la casa dell uiqumzionedove fu spettatore di nuova ribaldena ordita dal Pasero; vale a dire d'una fìnta indemoniata
che fu Margarita moglie d'un Antonio Roero
soldato della guardia del ducabella
astuta ed anpudica. Questadopo d'essere stata lungamente ammaestrala a sostener la commedia che do-vea rnppresentare
cominciava 1 saciilego gioco torcendosidivincolandosi
voltando gli occlr. spaventosamentee facendo tutte le smorfie dogi
ossessi: poi api iva la boccacome invasa da spirito profetico
a s/.rnstre predizioniannunciando eslerminio de' popoli
iovina della città
e della casa realese non si scacciavano immediatamente
il presidente Cauda
il conte Appiano
il senatore Rarberis
perfidi mi imtn e già destinali all' inferno.
La plebe e dappertutto superstiziosa ; e quando si traila di superstizioni cu certa qualità
anche molti uomini insigni son plebe. In quel secolo poi vie maggior forza aveano 1 pregiuiliziitalché una volta la città si vuotò
e 1 popolo corse alla Montagna per una voce sparsa da un matto malizioso che Torino dovea profondare. La finta indemouata colle lugubri sue predizioni di famedi pesle
di guerra ed altri malanniandava facendo gran senso.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (416/781)
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Castiglioi Pasero Margarita Antonio Roero Cauda Appiano Rarberis Montagna Torino Montagna
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