Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LlllltO ItSKZODi Frabosa bianco che pende in bigio; negro ; lionato.
Di Coazze bianco.
Di Gassino bigio broccatello.
Di Pesio negrobianco
e giallo.
Di Lanzo - marmo color di zolfo.
Di Rivoli giallo diverso o ensejado.
Di Venasca bianco venato eli negro.
Di Garessio rosso venato di bianco.
rosso a grandi macchie bianche.
lionato con del rosso assai.
negroaranciaio
e giailo.
Dipinsero nella galleria tra gli altrisul finir del secolo xvi
ed in principio del seguenteGiovanni Carracha Fiammingo
Giacomo Rossignoli
Antonino Parentani
Nicolς Ventura
ed il cavaliere Federigo Zuccari (15)
per tacer d'altri moltiil cui pennello venne anche adoperato nelle sale del castello
ed in altri luoghi dello case palatine.
Pochi anni dopo faticavano a rallegrare cogli splendori dell'arte le reali dimore il cav. Isidoro Bianchi
i' cav. Francesco Cayre (ambedue rinomati discepoli del Morazzone e falti cavalieri dal nostro duca)
Giulio Mayno (d'Asti) che dipingeva i principi a cavallo ed i martiri Tebei
Pellegrino Broc-cardo
Vittorio Mombarchi
Cristoforo Lucchese
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (440/781)
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Frabosa Coazze Gassino Pesio Lanzo Rivoli Venasca Garessio Carracha Fiammingo Rossignoli Parentani Ventura Federigo Zuccari Bianchi Cayre Morazzone Mayno Asti Tebei Broc-cardo Mombarchi Lucchese
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