Storia di Torino di Luigi Cibrario
CAPO SESTO
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Carlo Conti che pennclleggiava fiori ed uccelliil cav. Francesco de'Franceschi che raffigurava in varie tavole i santi Tebei
Ambrogio Cantù che dipingeva gli affreschi delle vòltePompeo e Francesco fratelli Bianchi
Giovanni Francesco ed Antonio Cerruli Fea
che dipinsero nel castello di Moncalieri ed alla vigna chiamata poi della Regina ed allora della principessa Ludovica
Innocenzo Guiscardi o Guicciardi
Agostino Parentani
Giovanni Grattapaglia e Bartolomeo Caravoglia che dipinsero il palazzo di San Giovanni
e in castelloMonSieur Dauphin
Andrea e" Giacomo Casella scolari di Pier da Cortona
Domenico Marnano
Alessandro Maccagno
Amantio Perlasca
Luigi Tuffo
ed altri molli.
Ma le sale della reggia s'abbellivanoa'tempi di Carlo Emmanuele i
di tavole fatte venir da lontano e con gran dispendio raccolte.
Nella sala del giardino vedevasi una Venere
nuda tuttadi Messer Alessandro (Allori).—La bella me-lancolia
quadro già stato perso. — La Spagnuola vestita a la italiana data dal Sucarello et portata da Genova.
I gran quadri del Vasari
fieraVulcano
rapto delle Sabine et quattro stagioni et altri.
I gran quadri del Veronese
Regina Saba et figlia di Faraone
Davidet Judit con le leste di Golia et d'Oloferne.
Del Palma
San Quintino et Golia. Così da nota
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (441/781)
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