Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIBRO TERZOpreponderanza in quella città. A Torino n avea la sciato copia a qualche amico. L'arte de' traditori fu di persuadere al duca che alcune di quelle allegoria fossero scrute iti oltraggio di lui. Carlo Emularmele die orecchio ;-t malvagi
e subitaneo com'era nelle sue risoluzioniprima di dar adito alle discolpe fe' trarre in carcere il Mauro
e porre sotto sequestro lutti 1 suo Lbri e manoscritti.
Fra tulli i vizi che possono cadere in un principe è la precipitazione uno dei più pericolosimassime quando si tratta di fatti
ne'qua!'• ei medesimo si tiene offesoe di persone dalle quali ha avuto per l'addietro prove di devozione e d'affetto. Resistere egli debbe ai primi moti dell'amor proprio leso
ai primi consigli dell'irae rammentare che non è ma^ tanto grande
come quando sa vincer se stessogn conviene esser lento a l'iiirare altrui la sua grazia
più lento ancora a punne.
Mal ne seppe al cuor generoso di Carlo Emma-nuele 1 d non aver seguitalo queste normedell'esser passato col Marini dalle carezze a. birri quando da uoimn
che avean veduto d malaugurato poema in Napoli
nella prima giovinezza del Mai nifu certificato non esservi ombra di vero n quello che gli era slato supposto Allora i mabgn
veduta crollar la macchina da loro indi izzata contro al poetacercavano di persuadere al duca
clic se s'aprivan le porte della prigione al Marini
egli di sua natura
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (448/781)
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