Storia di Torino di Luigi Cibrario
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I.IBKO TERZI)
11 lato della piazza che guarda al nordlino a porta Castello
ed al bastione di Santa Margarita
a cui s'appoggiavanon era prima del 1615 mlerse calo da nissuna strada ; ma formava una linea non interrotta di caso lino alla via chiamata allora dell'Anello d'oro dall'osteria di tal nome
ed ora della Palma.
Già per altro quella parte della piazza s'era cominciata a nobditareed il conte Francesco Marlì nengo
manto di Beatrice Langosco
v'avea edificato un palazzo del qualetraendo profitto della disgrazia in cui cadde il Marllnengo
e del procedimento criminale che s'instata! contro di li'.T contumacesi fé" investire donna Matilde di Savi ia
figliuola d'amore ili Beatrice Langosco
da cui passò a'suoi discendenti marchesi di Siiniana e di Pianezza
e poi ai principi di Francavilla (2)
ed è quel medesimo che rifatto più tardiapparteneva a dì nostri al banchiere Martini. Ma nel 1615 si cominciò sui disegni del Vittozzi la strada Nuova
atterrando le case che l'accano impedimentoe tra le altre quella del Nicottof cameriere di 8. A.
1 quale confinava a levante con Antonino Parcntani. pittore già lodatoa ponente col palazzo Martinengo
al nord colla piazza Castello
al sud col Trincotto di madama Caterina Meraviglia
ossia Verintiana
già da noi ricordata (-3). A levante del palazzo Marlinengo
e della slrada Nuovalo stesso Vii tozzi ebbe dono
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846
pagine 775 |
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Pagina (458/781)
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Castello Santa Margarita Anello Palma Francesco Marlì Beatrice Langosco Marllnengo Matilde Savi Beatrice Langosco Siiniana Pianezza Francavilla Martini Vittozzi Nicottof Antonino Parcntani Martinengo Castello Trincotto Caterina Meraviglia Verintiana Marlinengo Vii Beatrice Langosco
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