Storia di Torino di Luigi Cibrario
I.llìlio QUARTOinolivo che !' avea colà portato
e dettogli che il duca era ammalalo e non poteva udirloil Cornavin gli svelò ogni cosa pregandolo di riferirlo al duca.
Il paggioda buon cortigiano che non reca al suo signore fuorché lieti annunzi
e non suscita imbarazzi alle favorite
ed anche da uomo prudente che non presta fede ai rapporti d'un servo che tradisce il padronefu sollecito d'informarne
non Carlo Emmanuele ilma la marchesa
la quale raccontò il fatto al Fleury.
Pochi giorni dopoil 6 luglio 1666
alcuni pescatori ritrovarono sulle sponde di Stura un cadavere d' un uomo ucciso con un colpo di pistola sotto l'ascellae con più colpi di falcetla nel collo. Recato a porta Castello si riconobbe pel Cornavin.
Cominciata l'inquisizionesi seppe che era stato arrestato dal Fleury coli'aiuto d'alcuni arcieri nella piazza Reale (così chiamavasi la piazza di San Carlo)
condotto alla Cascinetta che possedeva alle Maddalene
poi trascinato dai soli arcieri in un bosco sulle sponde di Stura
e là
per aver gridato e tentato di fuggireucciso. In qual ira salisse il duca all'intendere l'enorme reato
e l'insulto fatto al proprio onore dal Fleury
è facile imaginarlo. Offeso in un sentimento de' più teneri e più profondioffeso nel-1'amor proprio
il qualese talvolta è gigante nei piccini
non può essere tanto scarso nei principifece sostenere
ma solo per un momento nel proprio
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (488/781)
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