Storia di Torino di Luigi Cibrario
capo Plinio 487
« così buonoe di perdonar delitti che offendono '(tanto sensibilmente l'amore
l'amicìziail dovere (6) ».
La famiglia de' marchesi ili Fleury continuò poi a fiorire tn grande stato in Piemonte. L'ultimo di quella stirpe trovavasi al teatro Regio dove si rappresentava .1 dramma di Mitndate che moriva in pubblico in sulla scenaquando
sentendosi colpito d'apoplessiagridò: Io faccio la morte di Mitridate
e cadde estinto. Così quell'animo di forti tempre piacevoleggiava in faccia alla morte '
La casa che sta sul canto verso la chiesa di San Carlo
già propria dei conti della Villa
ed ora dui colili Àvogadro di Collobiano
ha una grande memora. Fu abitata da Vittorio Alfieii; presso ad una di quelle finestre quell'uomo di forte volontà si fe' legare dallo staffiere al seggioloneaffinchè
se la continua vista della casa che si leva dal lato opposto della piazzaabitata da una lusinghiera ch'egli amava
ma che non potea stimaregli facesse forza
e lo traesse contro al fatto proposito a rivederlail legarne materiale potesse più che l'irrazionale appetito. Così trionfò di quella malnata passione un uomo
che in età mollee in letteratura tra'vezzi
e bacicolombescamcnte lasciviente
ebbe tempera si robustae facoltà cotanto operativa da rinvigorir la tempera della nazione. Onoriamone la grandezza
e lasciamo all'invidia degl- stranieri la cura di
| |
Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
|
Pagina (491/781)
|
Plinio Fleury Piemonte Regio Mitndate Mitridate San Carlo Villa Collobiano Vittorio Alfieii
|