Storia di Torino di Luigi Cibrario
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LIllltO QU A lt I Oa quei frati
ristorò d'altrettanti beni la religione Mauriziana (2).
Primo superiore ne fu il venerabile fra Giuliano Gallo di Sta Maria di Murazzano
che morì poi vit-lima dell'apostolico ministero con immensa carità esercitato nel gran contagio del 1030.
Nel 1619 Carlo Emmanuele
scelto un sito acconcio nel perimetro della città nuovae in capo alla gran piazza Reale che aveva in animo di costrurre
spinto eziandio da divozione alla memoria di S. Carlo Borromeo
eh' egli avea conosciuto di personapose la prima pietra della chiesa che intitolò a questo santo
deputando ad ulHziarla gli Agostiniani scalzi del Parco. La chiesa era già in parte costruttae già eominciavasi ad ufiiziare nel 1620
poiché abbiam veduto che in giugno di quell'anno vi fu depositato il femore di S. Rocco portato da Mompellieri; e abbondando i soccorsi del ducapoco tardò ad essere condotta a compimento.
La liberalità del re Carlo Aliìekto
della regina Maria Cristina
della Città di Torino e di varii privativ'aggiunse in questi ultimi anni la facciata di granito roseo
notabile anche per un bassorilievo del Buti
che rappresenta il Santo Cardinale nell'atto di dar la comunione al duca Emmanuele Filiberto (1578).
Nella prima cappella a destra la tavola col Croci-lisso
Maria Vergine e S. Giovanni è di Michelangelo
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 775 |
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Pagina (500/781)
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