Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Michele Ferrini
      e la collocava in una delle sale dello studio avanti San Rocco
      e ne allìdò la cura nell'anno 1714 al padre Pietro Paolo Quaglino
      agostiniano. Crebbe negli ann seguenti per doni e pei comprefinché nel 1725 il Re
      desiderando che nell edifìcio della nuova università si fondasse una pubblica bibliotecadonò diecimila volumi della sua privata libreria
      e vfe' trasferir quelli della citlà. Tab furono le prime origini della biblioteca della Regia Università
      or tanto ricca e di libri rarie di preziosi manoscritti
      dove bel nome di sè lasciarono i prefetti abate Pasini
      barone Vernazza
      e quel Giuseppe Ressone
      uomo di vasta erudizionedi pronto ingegno
      di puri e dolci costumidi cuore ad ogni bisogno del suo simile largamente e rapidamente soccorrevole
      la cu- virtuosa memoria non può essere oscurala nò con accuse palesinè con reticenze fallaci.
      Inestimabile è l'amore con cu. la Maestà del Re Carlo Alrerto promuove l'aumento di quesla Lui-versila
      prezioso deposito dell'umano sapere; e lunga narrazione sarebbe il discorrere lutto ciò che si è fatto e si fa. Dìo lo serbi lungamente 111 questa santa intenzionepoiché se s insliluisce paragone fra le nostre università d'Italia ed alcuna delle più famose di Germania
      è lieve lo scorgere d inolio che resta da fare; e conviene assolutamente che questa terram cui viva e gagliarda si conserva l'impronta della


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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